Per
la crisi e la necessità di risparmiare energia e, dunque, soldi anche
la Ville Lumière rimane al buio. Da ieri sera, i negozi, gli uffici, le
chiese, le stazioni, e tutti i principali monumenti di Parigi sono
rimasti al buio. In particolare, secondo il decreto ministeriale
francese le luci interne dovranno essere spente entro un'ora dalla
chiusura dei locali, mentre le luci esterne a partire dall'una di notte
fino alle sei del mattino.
Il
risparmio previsto si aggirerebbe intorno ai 200 milioni di euro, pari
al funzionamento annuale di una centrale nucleare che comporterebbe un
taglio di 750 000 tonnellate di emissione di anidride carbonica.
Ovviamente,
c'è chi grida alla perdita di turisti col taglio sugli sprechi. In
realtà, il decreto è stato ben accolto dai negozianti e non ultimo dalla
associazioni ambientaliste. Del resto, che senso ha tenere acceso una
città alle due o tre di notte?
Immagino che anche i gruppi astrofili francesi saranno più felici per potersi godere il loro cielo.
Sabrina
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