Alle
11.15 di eri, 12 maggio 2012, una tromba d'aria si è formata sulla
Laguna Veneta che si spostata in alcune delle isole, in particolare
l'Isola di Sant'Elena e di Sant'Erasmo.
Per
una decina di minuti forti raffiche di vento si sono abbattuti su case e
piante, anche sul cimitero mentre i Vigili del Fuoco sono subito
intervenuti per portare i primi soccorsi alle persone più bisognose.
Numerosi
i danni sull'Isola di Sant'Elena dove sono stati abbattuti numerosi
pini marittimi, sradicati un migliaio di alberi, scoperchiato la
biglietteria dell'ACTV e una parte del tetto della chiesa, alcuni danni
ci sono stati al Cimitero comunale, molte case scoperchiate, danni
ingenti all'agricoltura. Francesca Zaccariotto, presidente della
Provincia, ha sottolineato: “Fortunatamente non ci risultano danni alle
persone. Stiamo verificando con attenzione le conseguenze della tromba
d`aria e domani i nostri tecnici valuteranno gli interventi di
ripristino delle parti danneggiate a San Servolo” [Fonte MeteoWeb].
L'Italia
del Sud e le isole sono state inglobate nei giorni scorsi da un
anticiclone sub-tropicale nord africano, l'Italia del Nord, in
particolare in Nordest, è stata toccata da un flusso oceanico umido,
instabile e fresco pilotato da da un'ampia circolazione depressionaria
formatasi tra il nord-est della Francia e il nord del Belgio. Queste
infiltrazioni d'aria umida e fresca in quota sopra lo strato d'aria più
calda e umida nei bassi strati ha prodotto il gradiente termico
verticale, una differenza di temperatura in vari strati atmosferici,
producendo moti convettivi e alimentando cumulogenesi, che aumentando in
poche ore, hanno prodotto cellule temporalesche e nuclei convettivi in
varie regioni del Veneto e che si sono spostati successivamente, nel
pomeriggio, fino in Croazia, con forti grandinate e raffiche di vento
intense. I temporali hanno avuto una grande intensità sopra il Veneto
provocando grandini, scrosci di pioggia e colpi di vento.
Dopo
essersi formata una nube a forma d'imbuto che si è ingrossata fino a
toccare la superficie d'acqua della Laguna diventando una tromba d'acqua
marina, un waterspout, un fenomeno tornadico, che si sviluppa e si
muove sulla superficie d'acqua stessa. L'ultima grande tromba marina a
Venezia si è avuta l'11 settembre 1970 che provocò vittime.
Secondo
alcuni osservatori la tromba d'aria sembrava un vero e proprio tornado,
simile a quelli che si formano nelle regioni tropicali e negli Stati
Uniti. In questo caso, la tromba d'aria-marina si è formata in acqua,
molto vicino all'Isola di Sant'Elena, colpendola in pieno e,
successivamente, si è spostata verso il locale diporto velico dell'Isola
dove i Vigili del Fuoco hanno messo in salvo una quindicina di bambini
che stavano seguendo corsi di vela. Dopo Sant'Elena, è stata la volta
dell'Isola di Sant'Erasmo, Punta Sabbioni e varie altre isole minori
della Laguna con sollevamento di imbarcazioni.
Durante
il passaggio del vortice d'acqua, la navigazione è stata sospesa per
una ventina di minuti. Col passare del tempo e spostandosi verso
nord-est, il piccolo tornado si è via via dissipato. Fortunatamente non
ha provocato vittime e non è passata sopra la città diVenezia, evitando
in questo modo molti più danni e forse feriti.
Questi
piccoli cicloni non sono poi così poco comuni nella Pianura Padana
durante il periodo estivo, dato che seguono l'evoluzione di un normale
temporale e di cellule temporalesche. Rispetto ai famosi tornado
americani, questi mini-tornado hanno un tempo di vita più breve, molto
meno intensi e si spostano più lentamente fino ad esaurirsi in circa 20
minuti seguendo il corso del temporale. A parte queste considerazioni,
questi mini tornado sono in realtà in grado di provocare ingenti danni, e
questo lo si è notato ieri a Venezia, fino a ferire oppure a uccidere.
Purtroppo,
a differenza dei tornado americani, i nostri mini tornado non sono
visibili (si parla letteralmente di muro di nubi, o wall cloud) e non
sono rilevabili dai radar.
La
Scala Fujita permette di catalogare i fenomeni vorticosi e fu
introdotta nel 1971 da T. Theodore Fujita dell'Università di Chcago. E'
la scala più affidabile utilizzata oggi e suddivisa in 12 parti:
F0
- Intensità debole - Velocità del vento 64-116 km/h - Danni ai camini;
spezza i rami degli alberi; abbatte alberi con radici superficiali;
danni ai cartelloni e ai segnali stradali.
F1
- Intensità Moderato - Velocità del vento 117-179 Km/h - Stacca la
superficie dei tetti; case mobili spostate dalle fondamenta o
rovesciate; automobili in movimento spinte fuori strada; i garages
possono essere distrutti.
F2
- Intensità Significativo - Velocità del vento 180-253 Km/h - Danni
considerevoli. Tetti strappati dalle case; case mobili demolite;
autorimesse abbattute; grossi alberi spezzati o sradicati; oggetti
leggeri trasformati in missili.
F3
- Intensità Forte - Velocità del vento 254-332 Km/h - Il tetto e
qualche parete strappati via da case ben costruite; treni deragliati; la
maggior parte degli alberi nelle aree boscose vengono sradicati;
automobili sollevate da terra e trascinate.
F4
- Intensità Devastante - Velocità del vento 333-419 Km/h - Case ben
costruite livellate; strutture con fondamenta deboli fatte volare a
breve distanza; automobili scaraventate via; grandi missili vengono
generati.
F5
- Intensità Incredibile - Velocità del vento 420-512 Km/h - Case con
armatura forte sollevate dalle fondamenta e trascinate a distanze
considerevoli per disintegrarsi; missili della grandezza di automobili
volano nell' aria per distanze superiori ai 100 metri; alberi
scortecciati; strutture in cemento armato gravemente danneggiate; altri
fenomeni incredibili.
Per la sua particolare disposizione
orografica, l'Italia è soggetta quasi ogni anno ad eventi vorticosi di
debole-media intensità, che vanno da F0 a F3. Le zone più colpite, tra
la primavera e l'estate, sono la Pianura Padana, la costa fra Veneto e
Friuli Venezia Giulia, a causa della presenza di aria calda e molto
umida provenienti da Sud-Ovest, e S-SudOvest, mentre da Ovest e da
NordOvest si muove un fronte freddo o un nucleo di aria più fredda in
quota che scorre sopra l'aria calda e molto umida preesistente nei bassi
strati, portandola verso l'alto e provocando forti turbolenze
atmosferiche.
Città di Venezia: http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/56507 MeteoWeb: http://www.meteoweb.eu/2012/06/tornado-venezia-colpita-anche-lisola-di-san-servolo-danni-ingenti/139223/ e http://www.meteoweb.eu/2012/06/analisi-tecnica-del-fenomeno-vorticoso-che-ieri-si-e-abbattuto-sulla-laguna-di-venezia-e-caratteristica-delle-trombe-daria-o-piccoli-tornado-allitaliana/139306/
Informazioni sui tornado: http://www.tornadoit.org/fujita.htm
Sabrina