venerdì 27 aprile 2012

Fragile Earth



Fragile Earth ci porta nel nostro meraviglioso mondo blu, la cui superficie cambia rapidamente a causa degli effetti della civiltà umana.
Con Fragile Earth questi cambiamenti sono portati alla luce con spettacolari immagini satellitari e fotografie aeree davvero sorprendenti che rivelano i decenni di dati con un semplice tocco di un dito.

Uscito il 19 aprile e sviluppato in collaborazione con Aimer Media, l'applicazione è destinata a diventare la guida di riferimento definitiva per tutti coloro che sono interessati alla scienza e alla natura, alla fotografia e al paesaggio.

Fragile Earth combina alcune delle più potenti immagini dell'ambiente, mostrando il prima e il dopo di alcune scene tratte dal mondo naturale. Attraverso questi ritratti provocanti da tutto il globo, l'applicazione cattura la bellezza del mondo, la sua vastità e vulnerabilità. Istantanee dettagliate mostrano i fiumi che si sono prosciugati, o regioni allagate, le espulsioni di lava dai vulcani, i ghiacciai nei loro processi di fusione e lo sviluppo tentacolare delle città verso l'esterno.

Fragile Earth è una funzione nuova e innovativa che permette agli utenti di vedere il trascorrere degli anni sotto le loro dita, andando indietro fino al 1914, quindi quasi un secolo di eventi, con il trascinamento delle immagini sullo schermo.

"Abbiamo deciso di creare un'applicazione che possa trasmettere la bellezza innata e delicata del paesaggio del mondo, evidenziato i cambiamenti drammatici che stanno avvenendo in tutto il mondo" ha affermato Jethro Lennox, Direttore Editoriale di Collins Geo, una divisione di HarperCollins UK. "Non solo è la fotografia di una sensazionale fragile Terra, ma vi sono anche altre 50 immagini satellitari che forniscono dettagliate istantanee dell'ecosistema di tutto il mondo. Queste informazioni sono preziose per chiunque sia interessato allo stato della Terra, o a tutti coloro che sono semplicemente curiosi del nostro ambiente".

L'applicazione è disponibile per il download da iTunes Store e fino alle mezzanotte del 28 aprile è disponibile ad un prezzo scontato in onore della Settimana della Terra.


Sabrina

mercoledì 11 aprile 2012

Il flusso degli oceani come un dipinto di Van Gogh


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=CCmTY0PKGDs

Questa animazione mostra le correnti superficiali oceaniche nel mondo nel periodo che va da giugno 2005 fino a tutto dicembre 2007. Tale video non include alcuna narrazione o annotazione. L'obiettivo, infatti, era quello di utilizzare i dati sul flusso oceanico dai potenti satelliti della NASA, per dar vita ad un'animazione curiosa e interessante nel suo genere.

Qui si osservano come come le correnti maggiori, quali la Corrente del Golfo nell'Oceano Atlantico e di Kuroshio nell'Oceano Pacifico, portino acque calde lungo migliaia di chilometri a velocità superiore ai 6 km/h, e allo stesso tempo come centinaia di altre correnti siano in grado di creare un movimento lento, dando vita a dei vortici. L'intera visualizzazione ricorda la "Notte Stellata" di Van Gogh.

Questo video è stato realizzato all'interno di un progetto chiamato Estimating The Circulation and Climate of the Ocean (ECCO, Stima della circolazione e del clima dell'Oceano) e i dati vengono utilizzati per quantificare il ruolo dell'oceano nel ciclo globale del carbonio, per capire l'evoluzione recente degli oceani polari, per monitorare il calore nel corso del tempo, l'acqua e gli scambi chimici entro e tra i differenti componenti del sistema Terra, e per molte altre applicazioni scientifiche.
La NASA afferma che "la visualizzazione offre uno studio realistico sia sull'ordine che sul disordine delle acque in circolazione che popolano l'oceano terrestre".

I dati utilizzati dal progetto ECCo includono: l'altezza della superficie del mare dal Topex/Poseidon della NASA, il Jason-1 e l'Ocean Surface Topography Mission/il satellite altimetro Jason 2; la gravità dalla NASA e dal German Aerospace Center Gravity Recovery and Climate Experiment Mission; la tensione superficiale del vento dalla QuikScat Mission della NASA; la temperatura superficiale dal NASA/Japan Aerospace Exploration Agency Advanced Microwave Scanning Radiometer-EOS; la concentrazione di ghiaccio d'acqua e la velocità dei dati da radiometri di microonde; i profili di temperatura e salinità dai calchi delle navi, ormeggi e Argo, il sistema di osservazione dell'oceano a livello internazionale.

Il video è di pubblico dominio e può essere scaricato liberamente su: http://svs.gsfc.nasa.gov/vis/a000000/a003800/a003827/index.html

Per vedere tutti i video dl Goddard Shorts HD podcast della NASA, basta iscriversi su:
http://svs.gsfc.nasa.gov/vis/iTunes/f0004_index.html

Oppure trovare il NASA Goddard Space Flight Center su Facebook:
http://www.facebook.com/NASA.GSFC oppure andare sul sito del Goddard su Twitter: http://twitter.com/NASAGoddard

Fonte NASA: Nasa Views Our Perpetual Ocean - http://www.nasa.gov/topics/earth/features/perpetual-ocean.html

Sabrina

sabato 7 aprile 2012

UNA FUGA DI GAS SERRA IN ATTO...

Umberto genovese ha postato sul nostro gruppo in FB questa notizia




Che Dio ci aiuti...

domenica 1 aprile 2012

Il satellite russo Meteor 1-1 cade in Antartide


Meteor 1-1, il primo satellite meteoroogico pienamente operativo dell'Unione Sovietica è caduto in Antartide dopo più di quattro decenni in orbita in base al comunicato stampa del Ministero della Difesa russo.

"Secondo i dati forniti dal Main Center for Space Reconnaissance, che è parte delle Forze Spaziali della Russia, frammenti del satellite Meteor 1-1 sono entrati nell'atmosfera terrestre alle 02.17 ora di Mosca, martedi 27 marzo 2012" ha affermato il portavoce delle Forze Spaziali russe, Colonnello Alexey Zolotukhin.

Il funzionario ha aggiunto che il defunto satellite è caduto nella Terra Regina Maud, regione in Antartide, a circa 690 chilometri dalla stazione di ricerca argentina Belgrano II.



La serie di satelliti Meteor furono sviluppato dall'Unione Sovietica durante gli anni '60. Il 26 marzo 1969 un razzo Vostok lanciò il Meteor 1-1, che fu inizialmente posta in orbita ad una altitudine di 650 chilometri. Due pannelli solari furono automaticamente orientati verso il Sole per fornire alla sonda la massima quantità di energia solare.

Meteor 1-1 fornì le osservazioni globali dei sistemi meteorologici della Terra, le coperture nuvolose, le regioni ghiacciate e quelle ricche di neve, la radiazione riflessa ed emessa durante il giorno e la notte dal sistema Terra-atmosfera per uso di tipo operativo da parte del servizio meteorologico sovietico.

Alcuni dei dati e alcune immagini televisive provenienti dal satellite furono distribuite ai centri meteorologici di tutto il mondo.

Il Governo russo sta progettando di ripristinare la rete sovietica di satelliti meteorologici che potrebbe aiutare a monitorare le condizioni climatiche in tutte i novi fusi orari dell'intero paese. Attualmente la Russia deve utilizzare i dati meteorologici provenienti da Agenzie Meteorologiche statunitensi ed europee.

Fonte: RIA Novosti: http://en.rian.ru/
SpaceDaily.Com: http://www.spacedaily.com/reports/Soviet_Weather_Satellite_to_Fall_to_Earth_999.html
e http://www.spacedaily.com/reports/Soviet_Weather_Satellite_Falls_in_Antarctica_999.html

Sabrina