martedì 29 maggio 2012

Alcuni aspetti sui cambiamenti climatici

 

La stragrande maggioranza dei ricercatori è concorde nel pensare che la Terra sta aumentando la sua temperatura globale e che la causa principale è dovuta ad effetti antropici, ossia causati dall'uomo. Pensare che il clima sia immutabile è sbagliato. Il cambiamento del clima è già evidente sul nostro pianeta: l'umanità ha acquisito la capacità di modificare ed influenzare la variabilità e lo stato dle clima. In futuro, per esempio, dovremo essere pronti a piene di fiumi in qualsiasi punto sulla Terra e in qualsiasi momento tanto che tutto quello che è stato costruito con sacrifici e in lunghi anni di lavoro potrebbe venire spazzato via in un istante.

Invisibile e inoldore, l'anidride carbonica fa aumentare la temperatura del nostro pianeta come una coperta: più lo strato di gas serra aumenta, più la temperatura aumenta.
A molte persone piace godere del caldo estivo, ma non abbiamo dimenticato l'afosa estate del 2003, dove moltissime persone sono morte per causa delle elevate temperature. In tutto il mondo si sono registrati 35 000 decessi.

Lo studio del clima è di fondamentale importante per il nostro presente e per il nostro futuro; le aree più interessanti sono quelle del Mediterraneo, l'area Euro-Atlantica, i Tropici e i sistemi monsonici.

Prevedere il tempo non è facile, ma è decisamente più complesso prevedere il clima del nostro pianeta nei prossimi cento anni. Gli strumenti che si utilizzano consistono in modelli numerici di diversa complessità e realismo, da semplici modelli lineari fino a più completi modelli accoppiati atmosfera-oceano.
I modelli climatici spesso vengono usati per fare previsioni delle variazioni climatiche a diversi intervalli temporali sia a livello globale sia a livello locale/regionale. Eistono vari modelli climatici ma tutti sono concordi nel prevedere un riscaldamento globale tra i 2 e i 6 gradi. Un incremento di 6 gradi in 100 anni sarebbe un cambiamento talmente rapido da provocare danni catastrofici.

A partire dagli ultimi anni del 1980 l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha reso pubblico tre rapporti, quello del 1990, 1995, 2001 sulla scienza, impatti e strategie di risposta. Le previsioni non sono certamente buone per quanto riguarda il futuro del nostro pianeta.
Entro il 2050 la Terra rischia di perdere quasi tutti i suoi ghiacciai, compresi quelle delle nostre Alpi. Questo comporterà un innalzamento del livello dei mari e dei laghi, l'acqua tenderà a scarseggiare come riserve e le temperature globali ad aumentare. La neve diventerà per esempio un bel ricordo, le future generazioni potranno osservarla solo su foto-ricordo. Inoltre, l'assenza dei ghiacciai, favorita dall'aumento delle temperature legate all'effetto serra, tenderà a far diminuire l'acqua disponibile a tutte le popolazioni e quindi a far cambiare le loro abitudini oltre a modificare la conformazione geologica dei paesaggi e delle montagne.
Ma non solo il genere umano è a rischio, anche quello animale e vegetale: si stima che il 20-30% delle specie animali e vegetali rischiano l'estinzione entro il 2050. Venezia senza l'acqua nei suoi canali sarebbe un triste vedere. Eppure Venezia è tra le prime vittime del cambiamento climatico. Sicuramente però il Nord Africa sarà la regione a soffrire di più in conseguenza di queste variazioni con una enorme desertificazione e con conseguenti migrazioni di uomini e animali verso il nord. Ma non ci sarà spazio per tutti.

A partire dal 2001 LifeGate promuove un modello basato sulle tre P: People, Planet e Profit, dove il profitto deve convivere con il rispetto per l'uomo e l'ambiente. L'obiettivo di LifeGate è quello di informare e diffondere i valori dello sviluppo sostenibile attraverso radio, web, magazine. Inoltre, si rivolge anche alle imprese per vari servizi di consulenza per lo sviluppo di progetti eco-sostenibili, strategie di eco-marketing e di comunicazione ambientale.

Per conoscere di più sui cambiamenti climatici vi suggerisco: CAMBIAMENTI CLIMATICI - COSA CI RISERVA IL FUTURO? sito web: http://www.cinehollywood.com/, in particolare su: http://147.123.157.100/PIANETA_TERRA_I_cambiamenti_climatici-16-115-2380.html
GES DISC-Goddard Earth Sciences Data and Information Services Center: http://daac.gsfc.nasa.gov/education-and-outreach
SeaWiFS Project- NASA Goddard Space Flight Center: http://oceancolor.gsfc.nasa.gov/SeaWiFS/
EOSDIS-NASA's Earth Observing System Data and Information System: https://earthdata.nasa.gov/
CDDIS-NASA's Archive of Space Geodesy Data: http://cddis.gsfc.nasa.gov/
Paleoceanography: http://www.agu.org/journals/pa/
SIto dell'IPCC-Intergovernmental Panel on Climate Change: http://www.ipcc.ch/#
Managing the risks of extreme events and disasters to advance climate change adaption: http://www.ipcc-wg2.gov/SREX/images/uploads/SREX-All_FINAL.pdf
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia- Climatologia Dinamica: http://www.bo.ingv.it/italiano/ricerca/Climatologia.html

Sabrina

venerdì 11 maggio 2012

Dalla Russia con amore: una singolare immagine della nostra Terra


Crediti: Russian Federal Space Agency / Research Center for Earth Operative Monitoring (NTS OMZ).

Diversamente dalla maggior parte delle immagini satellitari della Terra, questa foto qui sopra è stata assemblata utilizzando varie scansioni e immagini digitali proiettate su una superficie sferica, per rappresentare il modello di globo terrestre. Viene mostrata l'intera superficie terrestre catturata come una singola, gigantesca immagine di 121 megapixel acquisita dal satellite russo per le previsioni meteorologiche Elektro-L.

Analogamente ai satelliti GOES della NASA, Elektro-L è parcheggiato su un'orbita geostazionaria approssimativamente a circa 36 0000 chilometri al di sopra del nostro pianeta. Tuttavia, a differenza dei satelliti della NASA, Elektro-L cattura delle immagini nelle lunghezze d'onda del vicino infrarosso e nel visibile, fornendo dettagli non solo sul movimento delle nubi ma anche sulle variazioni della vegetazione. La sua Multichannel Scanning Unit (MSU) a grand'angolo prende immagini ogni 15-30 minuti mostando lo stesso punto di vista della Terra in vari istanti di tempo (nello stesso giorno).

Con una risoluzione di 0,62 miglia per pixel, le immagini a grandi dimensioni dei Elektro-L rappresentano quelle più dettagliate della Terra acquisite da un satellite meteorologico.

Lanciato a bordo di un missile Zenit il 20 gennaio 2011, Elekro-L è stato il primo grande veicolo spaziale ad essere sviluppato nella Russa post Unione Sovietica. Parcheggiato attorno alla Terra a circa 76 gradi di longitudine est, Elekro-L fornisce l'analisi locale e globale delle previsioni meteorologiche e l'analisi delle condizioni oceaniche oltre che al mornitoraggio dello "space weather" (meteorologia dello spazio), ossia le misurazioni della radiazione solare e della sua interazione con il campo magnetico terrestre.
Questo satellite è stato costruito per poter durare almeno dieci anni. Un secondo satellite Elekro-L si prevede venga lanciato nel 2013.

Per il download dell'immagine full-size (100 megabyte): http://d2g9lyou3wkw5g.cloudfront.net/j+%2822%29.jpg . Crediti: Elektro-L diagram. © 2009 Anatoly Zak.

Per ulteriori immagini e video da Elektro-L del Pianeta Terra cliccate su Planet Earth: http://planet--earth.ca/

Sabrina

mercoledì 9 maggio 2012

Non è proprio così blu il nostro pianeta Terra


Tutta l'acqua sulla Terra potrebbe essere raccolta in una sfera di 1 385 chilometri. Crediti: Jack Cook/WHOI/USGS.

Se si raccogliesse tutta l'acqua sulla Terra, l'acqua dolce, l'acqua salata, l'acqua nelle falde, il vapor acqueo e l'acqua dentro ai nostri corpi, in modo da sistemarla entro una grande sfera, questa sfera avrebbe dimensioni sicuramente inferiori rispetta a quanto abbiamo immaginato finora.
Secondo l'U. S. Geological Survey, sarebbe necessaria una palla di 1 385 chilometri di diametro circa per poter raccogliere tutta l'acqua sulla sua superificie. Questo significa che la sfera blu che contiene tutta la nostra acqua sarebbe meno di un terzo delle dimensioni della Luna.
Sappiamo che non esiste la possibilità di utilizzare nè di bere tutta l'acqua della Terra, come lo è l'acqua salata o il vapor acqueo in atmosfera, o l'acqua racchiusa nelle calotte polari. In effetti, se si dovesse prendere in considerazione solo l'acqua dolce della Terra, che è circa il 2,5% del totale, si otterrebbe una sfera molto più piccola, meno di 160 chilometri.
Quando pensiamo ai serbatoi, quali i laghi o i fiumi, questi sono per la maggior parte sotto la superficie - fino a circa 8,4 milioni di chilometri cubi. Si tratta di acqua fresca a disposizione della Terra, e tutta sotterranea. Ma la stragrande maggioranza, oltre 29,2 milioni di chilometri cubici di acqua, è sottoforma di lastre di ghiaccio che ricoprono l'Antartide e la Groenlandia.
Naturalmente, l'immagine di apertura realizzata da Jack Cook del Woods Hole Oceanographic Institution smentisce la reale dimensione e la massa di una tale sfera di acqua pura allo stato liquido qual è sempre stata considerata la Terra. La quantità totale di acqua contenuta all'interno sarebbe ancora abbastanza impressionante, ben oltre 1 386 milioni di chilometri cubici. Inoltre, la gente tende ad essere sorpresa dalla dimensione di una tale ipotetica sfera confrontata con con il nostro pianeta, che viene inteso come il tutto, specialmente quando si viene a descrivere la Terra come un "mondo blu, ricco di acqua".
Per ulteriori informazioni si visiti il sito dell'USGS (U.S. Geological Survey) -Water Science for Schools - How much water is there on, in, and above the Earth? su: http://ga.water.usgs.gov/edu/earthhowmuch.html
Ulteriore fonte, UniverseToday: http://www.universetoday.com/95054/earth-has-less-water-than-you-think/
Sabrina