sabato 31 marzo 2012

L'ora della Terra




Oggi 31 marzo 2012 il mondo ha spento le luci per un'ora. In tutto il mondo, i principali monumenti, le città, i paesi e le case hanno aderito all'iniziativa "L'Ora della Terra" (Earth Hour), che in Italia è iniziata alle 20.30. Questa iniziativa è a favore della protezione del nostro pianeta Terra favorendo il risparmio energetico e l'emergenza globale del clima.

Ben 147 paesi hanno aderito all'Ora della Terra insieme al WWF che ha promosso l'iniziativa coinvolgendo cittadini, paesi, istituzioni, imprese e privati cittadini per vincere la sfida del cambiamento climatico.

Oggi 31 marzo 2012 il mondo ha spento le luci per un'ora. In tutto il mondo, i principali monumenti, le città, i paesi e le case hanno aderito all'iniziativa "L'Ora della Terra" (Earth Hour), che in Italia è iniziata alle 20.30. Questa iniziativa è a favore della protezione del nostro pianeta Terra favorendo il risparmio energetico e l'emergenza globale del clima.

Ben 147 paesi hanno aderito all'Ora della Terra insieme al WWF che ha promosso l'iniziativa coinvolgendo cittadini, paesi, istituzioni, imprese e privati cittadini per vincere la sfida del cambiamento climatico.

L'annuncio sul sito del WWF era: "...dall’Australia, con l’Opera House e l’Harbour Bridge di Sidney, passerà in Giappone con la Torre di Tokio e il Taipei 101, in Cina la Grande Muraglia e lo Stadio Nazionale di Pechino (Nido d'uccello), il Giardino Sacro di Lumbini in Nepal, il “Gateway of India”, simbolo della città di Mumbai, il BurjKhalifa il grattacielo più alto del mondo in Dubai, per passare all’Africa con la Table Mountain di CapeTown, all’Europa con le mura di Dubrovnik, la Tour Eiffel e il Louvre a Parigi, la Porta di Brandeburgo, l’Allianz Arena di Monaco, Buckingham Palace, il Tower Bridge e il Big Ben a Londra, mentre in America andranno al buio la statua del Cristo Redentore di Rio, la CN Tower di Toronto, la “Las Vegas Strip”, una delle vie più famose e illuminate del mondo, e poi Times Square, l'Empire State Building, la sede delle Nazioni Unite, i siti dell’UNESCO e molti altro ancora, fino al gran finale alle isole Cook, alle 8.30 italiane di domani mattina. Tra le new entries, anche Libia, Algeria, Bhutan e Guinea francese. E si spegneranno uffici e abitazioni private, con migliaia di eventi e iniziative speciali in tutto il pianeta" [Fonte WWF.]

Sito web del WWF: http://wwf.it/oradellaterra/ .
http://www.youtube.com/watch?v=mE36CsVDV3k&feature=player_embedded

Sito web del WWF: http://wwf.it/oradellaterra/ .
Video interessante che promuove l'iniziativa: http://www.youtube.com/watch?v=mE36CsVDV3k&feature=player_embedded .

Sabrina

L'eruzione del vulcano Grímsvötn dallo spazio

Crediti: NASA/Jeff Schmaltz, MODIS Rapid Response Team presso il GSFC della NASA.


Un anno dopo l'eruzione di Eyjafjallajökull, un altro vulcano islandese è tornato in attività, eiettando cenere e vapori. Intorno alle 17.30 del tempo locale islandese (che coincide col tempo universale), il 21 maggio 2011 il vulcano Grímsvötn iniziò a eruttare creando un pennacchio di cenere e vapore alto circa 20 chilometri e, per tutta la notte, la sua altezza variò fino ai 15 chilometri.

Il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) del satellite Terra della NASA catturò questa immagine a colori naturali alle ore 13 locali del giorno successivo, il 22 maggio 2011. MODIS installato sul satellite Aqua della NASA aveva catturato un'altra immagine del vulcano circa otto ore prima.

Sopra la sommità di Grímsvötn, la cenere vulcanica formò un pennacchio di forma circolare e di colore marrone che sovrastava le nubi circostanti. Nel sud-est, la cenere colorò la neve superficiale di colore marrone scuro. La cenere del vulcano ridusse la visibilità fino a 50 metri in alcuni paesi dell'Islanda. La Compagnia aerea Iceland Review Online di origine islandese riferì che a causa della cenere furono chiusi alcuni aeroporti, come quello di Keflavik, l'aeroporto più grande dell'isola, e in alcuni posti si fece buio com fosse notte.

Un dettaglio del vulcano visto dallo spazio. Crediti: NASA/Jeff Schmaltz, MODIS Rapid Response Team presso il GSFC della NASA.


Il pennacchio iniziale dal vulcano Grímsvötn fu grande quanto quello di Eyjafjallajökull, che raggiungeva solo gli otto chilometri di altezza. Nonostante il pennacchio più alto, non ci si aspettava che Grímsvötn potesse arrivare ad ostacolare il traffico aereo trans-atlantico quanto Eyjafjallajökull almeno nelle prime ventiquattr'ore. L'Iceland Met Office aveva previsto che la cenere eruttata dal primo viaggiasse verso nord-est; essendo una polvere più grossa, vi erano meno probabilità che rimanesse in quota abbastanza a lungo da raggiungere lo spazo aereo europeo. Alcuni modelli di cenere vulcanica, tuttavia, suggerirono che la cenere avrebbe potuto interferire con i voli nel Regno Unito e in Irlanda a partire dal 24 maggio.

I pennacchi dei vulcani possono provocare dei fulmni e quello di Grímsvötn produsse una tempesta di fulmini piuttosto intensa. Al suo culmine il temporale registrò così tante saette all'ora che erano pari a quelle registrate su Eyjafjallajökull l'anno precedente.


Fonte Earth Observatory: Eruption of Grímsvötn Volcano, Iceland: http://earthobservatory.nasa.gov/NaturalHazards/view.php?id=50684

Image of the day-NASA: http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_1954.html


Sabrina